mercoledì 11 ottobre 2017

Festina Festival dei Popoli 58


Il cuore dei Festival di cinema batte nelle sale meno affollate del pomeriggio, nella programmazione del lunedì, nelle pieghe della seconda serata. Ecco che per presentare la 58esima edizione del Festival dei Popoli vi parlo di 3 film che mi hanno catturato l'attenzione.

I primi due sono in programma per oggi pomeriggio, 11 ottobre, al Cinema della Compagnia, sala principale del Festival.

16,30
OH BROTHER OCTOPUS
di Florian Kunert
Germania, 2017, 27’

La leggenda narra che, per ogni bambino che viene al mondo, nelle profondità del mare indonesiano compaia un polpo suo gemello. “Diventa il nostro compagno per tutta la vita. Per questo non possiamo uccidere né mangiare nessun polpo. Se rompiamo questa regola, dobbiamo chiedere perdono, oppure un polpo gigante emergerà dalle acque, portando sventura”. Tutti i grandi cambiamenti che stanno interessando l’Indonesia non sono così potenti e assoluti da cancellare le tradizioni e le leggende, esse rimangono a lungo sottaciute, per emergere all’improvviso nei luoghi più inaspettati.

BOLI BANA
di Simon Coulibaly Gillard
Belgio, 2017, 60’

Boli Bana è un film sulle tradizioni Fulani, sui riti di passaggio e sulle credenze di un gruppo etnico senza frontiere, diffuso in tutta la parte occidentale dell’Africa. È un’immersione sensoriale scandita dai rimi della natura e da rituali secolari. Un universo che ha per tetto il cielo stellato e per confine il cerchio del falò che riscalda di notte. Un mondo in cui tutti, uomini e animali, portano impresso sulla pelle il segno di un’appartenenza e di una identità.

Che tematiche esotiche, la solita antropologa a caccia di credenze e rituali, mi direte. In effetti, le vostre accuse sono fondate.
Passiamo alla serata di lunedì, sempre alla Teatro della Compagnia in via Cavour per andare da un'altra parte.

20.30
VISAGES, VILLAGES
Faces, Places
Francia 2017 89'

Regia: Agnés Varda, JR
Agnés Varda ha iniziato come fotografa di scena ma è cinema mescolato alla vita, cinema allo stato puro; JR è un artista che usa la fotografia per mettere in scena il cinema della vita. Tra i due ci sono 55 anni di differenza ma quando s’incontrano nel 2015 nasce un sodalizio artistico e intimo che travolge ogni categoria e distinzione.
È un viaggio commovente ed energico quello che Varda e JR compiono tra le pieghe di una Francia trasformata dal tempo.


E questo non è niente. I documentari selezionati raccontano di storie di donne sensazionali: Dilovan, curda, che organizza una stazione radio a Kobane, intervistando i combattenti e raccontando se stessa ad un figlio che verrà; Honorine Munyole, vedova a capo dell'unità di polizia per le violenze sessuali nella Repubblica Democratica del Congo. Fiumi in rivolta, campagne presidenziali che partoriscono incubi e una sezione dedicata a Kazuhiro Soda. Questo e molto altro nel programma 2018, che va dal 10 al 17 ottobre, consultabile qui

Buona visione tra Spazio Alfieri, Teatro della Compagnia e Istituto Francese di Firenze.